Le aree di adiposità localizzata rivestono nella donna un ruolo ben preciso
Le adiposità localizzate nella donna servono da deposito di trigliceridi che verrà utilizzato, al termine della gravidanza nella fase di allattamento.
Tale accumulo di grasso, che incomincia a manifestarsi dopo la pubertà in aree ben definite del corpo, ossia in fianchi, glutei, pancia, per aumentare durante il periodo della gravidanza, deve essere considerato un evoluzione.
Una riserva importante di trigliceridi utilizzabile per la composizione del latte materno e fondamentale per il corretto apporto calorico per il neonato.
Il fatto che tale aree di adiposità sono localizzate nei distretti inferiori del corpo risponde a due delle necessità di ordine pratico, frutto sempre dell’evoluzione.
1-Garantire una migliore stabilizzazione del baricentro del corpo durante la gravidanza
2-Ottenere un minore isolamento termico delle restanti parti del corpo
Cosa accade esattamente durante questo periodo cruciale
Dal punto di vista fisiologico, durante la fase fertile della donna e soprattutto nel corso della gravidanza, le azioni coordinate dell’insulina e degli estrogeni determinano l’attivazione della proteina C/EB.
Proteina legata all’accrescimento presente sulla superficie degli adipociti delle aree di adiposità localizzata.
Essa stimola una serie di processi per cui la cellula è predisposta all’ingresso ed accumulo dei trigliceridi introdotti con l’alimentazione o sintetizzati attraverso la stimolazione insulinica.
Un simile processo, regolato da specifiche azioni ormonali, fa si che queste adiposità non vengano utilizzati per scopi energetici ma rimangono custoditi all’interno degli adipociti in prospettiva dell’allattamento.
Esercizio fisico e dieta possono bastare?
Per questo motivo può risultare difficile ottenere un rimodellamento dell’area dei glutei e dei fianchi con la sola attività fisica o con le classiche diete ipocaloriche. Mentre può essere più facile assistere ad una perdita di massa grassa in altre aree come il seno e l’addome.
Quando con l’inizio dell’allattamento aumenta la secrezione della prolattina l’adipocita è predisposto a liberare i trigliceridi accumulati per la produzione del latte materno.
Alimentazione funzionale
Un simile meccanismo può essere riprodotto con un alimentazione che preveda una ridotta stimolazione dell’insulina e del contemporaneo aumento del GH.
Due sono le conseguenze a livello dell’adipocita: l’arresto dei processi di accumulo e la mobilizzazione dei trigliceridi, che in questa situazione vengono utilizzati per scopo energetico.
In questo modo si assisterà ad un progressivo rimodellamento della siluette e alla scomparsa dei cuscinetti di grasso